Il ritratto
di Marco Appugliese
ANALISI DEL VOLTO
Le zone del viso in luce permettono di percepire la geometria del volto. Una luce proveniente dall’alto produce riflessi luminosi sulla fronte, sugli zigomi (o sulle guance), sul mento e sul naso. Questi punti luminosi contribuiscono a conferire plasticità e tridimensionalità all’immagine.
Le zone in ombra, al contrario, più sono scure e meno contribuiscono a comunicare la forma del viso.
VOLTO OVALE
La sua forma approssimativamente è un ovale ed in genere è quello più gradevole e fotogenico.
VOLTO TRIANGOLARE
è caratterizzato dalla fronte ampia e dal mento sottile. Per una resa naturale la posizione di ripresa deve essere angolata, il soggetto deve essere disposto con il viso inclinato verso l’alto e la fotocamera deve essere posizionata ad un livello poco più basso degli occhi. La luce deve cadere principalmente sulla parte più stretta del volto.
VOLTO STRETTO
si adottano tecniche simili a quelle del volto triangolare (non è consigliabile la ripresa frontale).
VOLTO QUADRATO
è un volto massiccio caratterizzato da mascelle forti (tipiche dei volti maschili). La posizione del volto deve essere lievemente angolata ed il punto di ripresa leggermente alto per minimizzare le mascelle e stringere la sagoma del viso.
VOLTO ROTONDO
è caratterizzato da una preminenza delle guance che sembrano formare un tutt’uno con il mento. La ripresa deve essere angolata di tre quarti con un’illuminazione stretta lasciando in ombra una metà del volto e favorendo la formazione di ombre che modellino le guance e allunghino il viso.