Il ritratto
di Marco Appugliese
CONTRASTO D'ILLUMINAZIONE
Il contrasto d’illuminazione dà un’informazione sulla differenza fra la luminosità di una zona in luce e di una in ombra del soggetto: è il rapporto tra la quantità di luce ricevuta dalle zone più illuminate e quelle in ombra più profonda. In genere si indica in forma geometrica mediante una frazione (come il rapporto fra la luminosità della zona in luce e quella della zona in ombra) anziché in forma logaritmica mediante i valori luce.
Ad esempio rapporto 3:1 significa che la quantità di luce che colpisce il lato in luce è tre volte superiore a quella che colpisce il lato in ombra (corrisponde ad una differenza di esposizione di 1,5 EV o diaframmi). Vale la seguente tabella che dà la corrispondenza di misurazione tra il metodo geometrico e quello logaritmico (la prima colonna indica il rapporto di illuminazione, la seconda (in decimali) e la terza (in frazioni) la differenza di esposizione tra luce ed ombra espressa in EV o diaframmi):
1:1 0 f
1,26:1 0,33 f (1/3)
1,59:1 0,67 f (2/3)
2:1 1 f
2,51:1 1,33 f (1+2/3)
3,18:1 1,67 f (1+2/3)
4:1 2 f
5,03:1 2,33 f (2+1/3)
6,36:1 2,67 f (2+2/3)
8:1 3 f
10,06:1 3,33 f (3+1/3)
12,73:1 3,67 f (3+2/3)
16:1 4 f
32:1 5 f
16:1 6 f
Il contrasto di illuminazione si può misurare sia con un esposimetro a luce incidente sia con uno a luce riflessa; si opera in modo diverso ma si giunge allo stesso risultato:
- misurazione con esposimetro a luce incidente: si pone l’esposimetro a luce incidente vicino al soggetto e si punta verso la luce principale, si legge così l’esposizione per le alte luci (l’illuminazione nelle zone più chiare dell’immagine). Si scherma opportunamente la sorgente di luce principale in modo che non colpisca direttamente l’esposimetro e si punta l’esposimetro dal soggetto verso la fotocamera: si legge così l’esposizione per le ombre (l’illuminazione per le zone più in ombra dell’immagine). La differenza tra i valore luce misurati indica il contrasto luce-ombra indipendentemente dalle caratteristiche tonali del soggetto.
- misurazione con esposimetro a luce riflessa: bisogna utilizzare il cartoncino grigio medio (standard). Si pone il cartoncino grigio vicino al soggetto di fronte alla luce principale e si misura su di esso con l’esposimetro a luce riflessa l’esposizione per le alte luci. Si pone poi il cartoncino grigio vicino al soggetto nel lato in ombra e si misura su di esso con l’esposimetro a luce riflessa l’esposizione per le ombre. La differenza tra i valore luce misurati indica anche in questo caso il contrasto luce-ombra e, poiché la misurazione della luce riflessa è stata fatta sul cartoncino grigio, è indipendente dalle caratteristiche tonali del soggetto.
La corretta scelta del contrasto d’illuminazione (o contrasto luci-ombre) determina il corretto equilibrio luci-ombre dell’immagine. Se il contrasto d’illuminazione è superiore ai due stop le ombre assumono una densità eccessiva. Il contrasto luci-ombre va bilanciato con la luce di schiarita se si utilizza uno schema di illuminazione a due luci; se invece si utilizza uno schema ad una sola luce si deve diminuire la brillanza della sorgente luminosa aumentando la superficie della sorgente stessa (a parità di intensità) mediante uno schermo diffusore o riflettente, oppure si deve aumentare l’intensità della luce ambiente che colpisce la parte in ombra del soggetto utilizzando in modo opportuno pannelli riflettenti.