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Il ritratto

di Marco Appugliese

 

RIPRESE IN ESTERNI IN LUCE NATURALE

 

 

La luce naturale cade sul soggetto dall’alto. La luce diretta del sole genera ombre dure mentre il cielo nuvoloso diffonde la luce creando ombre morbide (se il cielo è sereno l’illuminazione potrebbe essere troppo dura, se invece è troppo denso di nuvole l’illuminazione potrebbe essere talmente diffusa e piatta da non dar luogo ad ombre). Al variare dell’ora del giorno e nelle medesime condizioni atmosferiche la luce cambia sia di intensità sia di colore. Le ore con la luce migliore per le riprese sono quelle del primo mattino e quelle del pomeriggio inoltrato, quando il sole è particolarmente basso, ed i suoi raggi consentono di avere ombre morbide e ben modulate ed una tonalità cromatica calda (gradevole per il ritratto): questo tipo di luce dà forma ai corpi e rilievo all’ambiente. Se in particolare si fotografa all’alba o al tramonto quando il sole è appena sotto l’orizzonte la luce è bianca, leggermente direzionale e senza la dominante calda arancio-rossastra dei momenti che seguono l’alba o precedono il tramonto. Una luce simile si ha alcune volte durante il giorno con cielo coperto da nuvole bianche che diffondono la luce senza dare la caratteristica dominante fredda dovuta al cielo nuvoloso. Una luce efficace è anche quella data dai raggi solari direzionali in presenza di una zona di cielo coperto con nuvole scure. In tal caso si ha un effetto drammatico. La luce del sole deve essere angolata e non frontale sia per non abbagliare il soggetto sia per ottenere ombre che modellino il soggetto in modo plastico. In pieno sole bisogna ridurre i forti contrasti tra le zone in luce e quelle in ombra utilizzando pannelli riflettenti o diffusori (il contrasto luce-ombra non dovrebbe superare il rapporto 4:1 ossia due stop): bilanciando in modo opportuno il contrasto luce-ombra si può rendere più omogeneo il campo luminoso ed ottenere un effetto plastico gradevole (è importante anche eliminare i riflessi indesiderati sulla pelle, ad esempio con un filtro polarizzatore).

 

Il contrasto si può anche bilanciare con il flash. Se c’è troppo contrasto si espone per le luci e la luce flash va sottoesposta di 1-2 stop (se si lavora con diaframmi chiusi e non si è sufficientemente vicini al soggetto il flash deve avere una potenza adeguata a bilanciare la scena; inoltre non utilizzare tempi più brevi di quello di sincronizzazione del flash). Al contrario se c’è poco contrasto si usa il flash come luce principale lasciando il resto deve essere sottoesposto di 1-2 stop.

 

In generale si dovrebbero evitare le riprese di ritratto in esterni nelle ore centrali della giornata in presenza di sole brillante: quando il sole è alto genera ombre troppo dure ed un alto contrasto. In tal caso si potrebbe fotografare in ombra bilanciando l’eccessiva dominante fredda che ne consegue scegliendo un opportuno bilanciamento del bianco oppure utilizzando una luce ausiliaria calda (ad esempio una lampada al quarzo riflessa su un pannello bianco, sottoesponendo la luce proveniente da quest’ultima di 1-2 stop rispetto alla luce ambiente per non falsare la luce naturale introducendo una dominante giallastra).

Per mettere in risalto il soggetto ritratto bisogna scegliere uno sfondo che non attiri l’attenzione (vanno bene il cielo, un prato verde, uno sfondo uniforme di tinta neutra,…) oppure usare una forte sfocatura (diaframma più aperto di 4) facendo attenzione che non ci siano macchie di colore acceso sullo sfondo per non distrarre l’occhio dell’osservatore dal soggetto.

Luce contrastata

Luce contrastata + flash sottoesposto di due stop

Luce contrastata + flash sottoesposto di uno stop

Luce contrastata + flash senza correzione dell’esposizione

Luce contrastata + flash sovraesposto di uno stop

Luce contrastata + flash sovraesposto di due stop

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