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Il ritratto

di Marco Appugliese

 

DIREZIONE DELL'ILLUMINAZIONE

 

Il tipo di illuminazione dipende dalla disposizione della luce principale rispetto alla direzione di ripresa; la luce può essere dura (direzionata) o morbida (diffusa) a seconda degli accessori usati sugli illuminatori in caso di luce artificiale o dell’ora del giorno, delle condizioni atmosferiche, della stagione in caso di luce naturale. L’angolazione e la distanza della luce principale dal soggetto vanno determinate accuratamente perché se la fonte di luce è troppo vicina può provocare delle bruciature, se invece è troppo lontana può dare un’illuminazione troppo uniforme e quindi un’immagine troppo piatta. La riuscita dello scatto dipende molto dalla corretta illuminazione in quanto le luci e le ombre creano la plasticità del viso e della figura.

 

ANGOLAZIONE DELLA FONTE DI LUCE NEL RITRATTO CON UNA SOLA SORGENTE LUMINOSA

L’angolazione verticale è in genere compresa tra i 10° ed i 45°. L’angolazione orizzontale (verso destra o verso sinistra) è in genere compresa entro i 60°. Entro queste angolazioni si ottiene un effetto naturale, con altre angolazioni si possono ottenere immagini particolari.

LUCE FRONTALE

i raggi paralleli alla direzione di ripresa generano un’illuminazione piatta. La luce frontale deve provenire dall’alto con un’angolazione compresa tra i 30° e i 45°. L’ombra (a farfalla) sotto il naso non deve superare la metà della distanza fra la base del naso ed il labbro superiore. Tale illuminazione va bene in genere per tutti i volti regolari ed in particolare per il ritratto femminile (nasconde la struttura superficiale della pelle). Gli occhi risultano ben illuminati e, se i capelli sono corti, vengono evidenziate eccessivamente le orecchie.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Solo luce frontale (illuminatore con ombrello riflettente) >

LUCE ANGOLATA

modella il volto in modo efficace. L’angolo deve essere compreso tra i 30° e 60° in orizzontale ed i 10° e 45° in verticale. Corregge i visi troppo stretti o troppo larghi (compresi quelli rotondi). Con il viso largo bisogna far prevalere la zona in ombra mentre con quello sottile deve predominare la zona in luce (bisogna adeguare l’angolazione di ripresa). L’ombra del naso deve unirsi alla parte scura del viso senza oscurare le labbra (viene a formarsi il tipico triangolo della luce detta Rembrandt)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Solo luce frontale (illuminatore con ombrello riflettente) >

LUCE LATERALE A 90°

dà drammaticità all’immagine creando un effetto teatrale. Sottolinea la struttura del volto, evidenzia le rughe e non attenua i difetti. Risultati interessanti si ottengono con tale illuminazione nelle riprese di profilo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Solo luce laterale a 90° (illuminatore con ombrello riflettente) >

LUCE POSTERIORE

è un’illuminazione con angolo superiore ai 90°. Usata da sola come luce principale lascia in ombra il volto che può essere schiarito con un pannello riflettente. L’effetto di tale illuminazione è teatrale. Non va confusa la luce posteriore con quella d’effetto (quest’ultima è una luce secondaria e non una principale). Se la luce è posta dietro al soggetto (180°) si ha il controluce pieno.

Solo luce posteriore (illuminatore con ombrello riflettente)

Luce posteriore (illuminatore con ombrello riflettente) + pannello riflettente

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